Le Culture dell'Antica India

By Luckyjor

Arte e Architettura

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Taj Mahal, Agra, India. Cultura Moghul, 1632.  Muhammad Mahadi Karim, 2012

 

 

 L'ARTE NELLA PREISTORIA E NELLA PROTOSTORIA

Sembra che le prime manifestazioni artistiche nel Sub-Continente Indiano, Pitture Rupesri con scene di caccia e di combattimento, risalgano al Paleolitico Superiore, mentre un insieme di Culture, riscontrabili nel Sito di Mehrgarh, in Pakistan, rappresentano ià l'anticipazione della più evoluta e duratura Cultura della Valle dell'Indo, detta anche Cultura di Harappa, dal nome di un'antica Città; i principali Centri dominanti della Cultura della Valle dell'Indo, sono quelli di Mohenjo Daro e di Harappa, nell' odierno stato del Pakistan. La lavorazione della Ceramica, dei Metalli e delle Pietre, documentano di una tecnologia alquanto sofisticata. L'aerrivo in India degli Arii, segna l'inizio di quella che potremmo definire la vera Civiltà Indiana, inizialmente priva di qualsiasi forma di Architettura Templare, così come dettato dalla vigente Cultura Vedica. Fino alla metà del I° millennio, le attestazioni archeologiche consistono soprattutto di struttute di tipo megalitico collegabili a Sicietà con caratterizzazione prettamente agricola.

 

 

 L'ARTE DEL PRIMO PERIODO STORICO

Il primo grande Impero Indiano, quello dei Maurya (321-184 a.C.), corrisponde ad una nuova fase di urbanizzazione e, in questo contesto, anche l'Architettura, con l'Arte Minumentale,inserisce nel "linguaggio" indiano, elementi Persiani, Mesopotamici ed Ellenistici, come il Capitello, i Leoni Alati, i Grifoni ecc, ma anche Opere a Rilievo e Opere Scultoree in pietra. Le rovine di Pataliputra e le opere monumentali come i Grandi Stupa Buddhisti, di propaganda religiosa, attribuiti al Re dei Maurya , Asoka, così come i grandi Pilastri isolati (Lat) e il famosissimo Pilastro-Capitello di Samath, divenuto l'emblema della Repubblica Indiana, sono esempi di questo periodo d'oro. La prima forma di Architettura Rupestre, che tanta fortuna avrà in India è ben rappresentata dai quattro Templi sulla collina di Barabar, dove vengono riprodotti i temi tradizionali con le figure femminili che riprendono i motivi propri della antica Cultura della Valle dell'Indo. Architettura e Arte Figurativa di ispirazione Buddhista, fioriscono nel Periodo della Dinastia Kushan, con grandi Stupa nei quali trova spazio la grande arte figurativa indiana, vibrante e ricca, dove, però, spicca l'assenza dell'immagine del Buddha. Non mancano le figure di Divinità varie, vitali ed esuberanti, tipiche dell'Arte Indiana. Di estrazione greca, dopo lo smembramento dell'Impero di Alessandro, sono le manifestazioni artistiche come l'Arte Buddhista di Gandhara (Pakistan) di epoca Kushan, tipicamente epica-biografica con scene in sequenza cronologica in forma di Fregi. E' l'Arte di Gandhara e la contemporanea di Mathura, che affermano la definitiva rappresentazione antropologica del Buddha. Di questo periodo restano, inoltre, innumerevoli Santuari lungo la Valle del Kistna e i Monasteri di Ghantasala, Goli, Gummadidirru e Nagarjunakonda.

 

 

 L'ARTE DEL PERIODO GUPTA

L'identità culturale puramente indiana, dopo scoli di dominazioni straniere, si ravvisa finalmente nella Dinatia Gupta (IV Sec. d.C.), che segna l'inizio del Periodo Clasico dell'Arte Indiana. Va chiarito, però, che sotto il termine Arte Gupta, sono racchiuse manifestazioni artistiche che spesso travalicano i confini sia cronologici che geografici dell'Impero omonimo; è il caso delle Pitture di Ajanta rappresentate nei Templi scavati nella roccia e rappresentanti motivi della Fede Buddhista, con cromatismi e proporzioni del tutto particolari. La tecnica delle Pitture Murali si avvicina a quelle a secco o a tempera piuttoste che all'affresco; di ispirazione Janista (Gianista)ma tecnicamente simili, sono le Pitture che si trovano a Badami, Bhaja e Sittinavasal e quelle, invece induiste di Kanchi (Kanchipuram). L'Architettura con interni e facciate sontuose, è testimoniata ad Ajanta, grotta XIX, mentre appaiono i primi Templi Indù in blocchi di pietra la cui struttura subirà presto una rapida evoluzione; il Tempio di Shiva a Bhumara e il Tempio di Vamana a Marhia, sono fra i più antichi di tutta l'India. L'Arte Figurativa di questo periodo in cui emozione, sensualità e misticismo si fondono assieme esprimendo una ideale armonia ed equilibrio, rappresenta uno stile di vita che viene applicato in ogni campo dell'attività umana.

 

 

 L'ARTE DEL PERIODO MEDIEVALE

La Religione continua ad influenzare l'evoluzione dell'Arte Indiana: nel nord-ovest buddhista, continuò ad imporsi, fino alla conquista Islamica con una produzione artistica di tipo Gandharico, con tendenza al "gigantismo" delle figure, mentre nel Bihar e nel Bengala, il sincretismo fra le diverse fedi religiose, portò all' arte tipica del Periodo Pala e Sena (Dinastie) che, pur sempre stilisticamente affine a quella Gupta, introduce profonde innovazioni stilistiche nella iconografia. Nel resto del Paese la massima espressione artistica la si ritrova nella Architettura del Tempio Indù, in cui si distinguono tre gruppi, clasificati in base alla forma delle "coperture": il Nagara al nord, il Vesar al centro nel Decan e il Dravida al sud. I più grandi monumenti sorsero sotto le Dinastie Pallava e Chalukya; sintesi perfetta fra arte e natura, è il grande rilievo del "Gange dal Cielo" a Mamallapuram. Lo stile più propriamente Dravidico, si riscontra pur sempre in epoca Pallava, nei grandi Templi di Rajarajesvara a Tenjore e di Brhadisvara a Gangoikondalapuram. Nell'Orissa, ritroviamo esempi mirabili di fantasia creativa, nei Templi di Vishnu a Puri e DEl Sole a Konorak. Tra i monumenti più famosi dell'India Medievale, non possono non essre citati i Templi di Khajuraho nel Madhya Pradesh, famosi per la loro bellezza e per lo spinto erotismo delle sculture (Kandrya Mahadeva e Visvatha).

 

 

 L'ARTE DEl PERIODO ISLAMICO

Con la conquista islamica dell'India, due mondi separati e diversi, vennero a contatto, l'Induismo e l'Islamismo, non senza forti attriti, all'inizio, ma con anche processi artistici di fusione particolarmente interessanti. Elementi induisti, gianisti e buddhisti, dopo la distruzione dei relativi Templi, furono inseriti nelle Moschee Islamiche; tale processo portò a stili architettonici che conciliarono, spesso mirabilmente, la massiccia grandiosità dei Templi Induisti, con l'austerità delle linee geometriche delle Moschee Islamiche. A Delhi e a Lahore si concentrarono i monumenti più significativi del Periodo Islamico, ancor oggi ammirabili, come il Qutb Minar e la Quwwat al Islam. Sotto la dinastia Moghul (Mughal), l'incontro tra le due tradizioni, trovò il massimo della sua espressione artistica. Nella Pittura, eccelle la Miniatura secondo canoni indiani fusi con elementi della tradizione persiana. Nel Periodo Moghul, gli artisti firmano le loro opere pittoriche e , fra i più famosi, ricordiamo, Abd as Samad Daswaut, Basawan Bishan Das, Miskina, Mohamed Nadir Samarqandi e Raj Anup.La Pittura Rajput, contemporanea alla Scuola Moghul e di ispirazione religiosa ma comunque legata alla quotidianità, si divide in due rami: la Scuola Rajasthani e la Scuola Pahari (Kangra). Altre Scuole, prettamente di stile indiano, sorsero nel Guyarat, nel Bengala e nel Deccan, mentre nel sud del Paese, menzioniamo le Scuole del Periodo Vijayanagara e Nayaka.

 

 

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